Dicembre 4, 2020 in A

L’amineptina cloridrato appartiene
alla classe degli antidepressivi eterociclici. Il farmaco inibisce la ricaptazione della
dopamina e ne stimola la liberazione, senza presentare attività sui recettori
adrenergici, colinergici e istaminici. Il picco plasmatico dell’amineptina viene
raggiunto 1 ora circa dopo l’assunzione per os. L’emivita plasmatica è di tipo
bioesponenziale, con una fase rapida di 2 ore circa e una fase lenta di 24 ore.
Proprio per tali caratteristiche dopaminergiche di attivazione, nonché per il rapido
raggiungimento del picco plasmatico, il farmaco può essere utilizzato con
caratteristiche di abuso, con il raggiungimento di dosaggi incongrui, molto
superiori a quelli consigliati. Tale problema ha causato l’attuale sospensione della
commercializzazione dell’amineptina.Il farmaco risulta indicato nella
depressione, soprattutto quando caratterizzata da sintomatologia di inibizione
psicomotoria, astenia, inerzialità, ecc.La posologia abituale è di 100-200
mg/die (1-2 cpr), somministrati al mattino e a mezzogiorno, evitando la
somministrazione serale per l’azione attivante del farmaco.Gli effetti
collaterali più frequenti sono proprio collegati a tale azione attivante e sono
rappresentati da sensazioni di nervosismo, irritabilità e insonnia. A posologie
superiori alla dose consigliata sono state osservate manifestazioni cutanee (acne
micro-macrocistica).

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