Incapacità di provare piacere o interesse nelle cose gradevoli. È un sintomo che
si riscontra frequentemente nei disturbi depressivi: il paziente mostra
un’estraneità affettiva verso tutto ciò che lo circonda, ma è presente coscienza di
malattia, con rammarico e sofferenza per la propria condizione di isolamento. Nelle
forme lievi, l’anedonia si presenta come un senso di noia pervasivo e continuo,
associato a sentimenti di inadeguatezza nello svolgimento del lavoro abituale. Nelle
forme più avanzate, sono progressivamente trascurati i rapporti interpersonali,
anche nei confronti dei legami affettivi più stretti. Il paziente lamenta
l’incapacità di provare sentimenti nei confronti dei propri familiari, si descrive
come arido e vuoto e riferisce di non riuscire a piangere. Tale sintomatologia può
aggravarsi fino ad arrivare a una vera e propria depersonalizzazione affettiva.
Sottesa al meccanismo che innesca un quadro di anedonia è stata ipotizzata una
diminuzione della trasmissione dopaminergica.In alcune forme di
schizofrenia è presente una riduzione della risposta emozionale, a volte di entità
tale da meritare la definizione di anedonia: un appiattimento od ottundimento
dell’affettività può essere sintomo della malattia stessa oppure un effetto
collaterale degli psicofarmaci o, ancora, sintomo di depressione.