È un farmaco di tipo anticolinergico, prevalentemente utilizzato come terapia adiuvante nel morbo di Parkinson, specialmente nelle forme tremorigene. La b. presenta un assorbimento intestinale dell’88%, un legame proteico del 96%, essendo eliminata prevalentemente per via renale (80% entro 5 giorni). La dose ottimale deve essere individualizzata sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, essendo comunque in genere compresa tra 6 e 12 mg/die. Gli effetti collaterali sono quelli di tipo anticolinergico, sia centrali (disturbi della memoria, confusione, particolarmente temibili nell’anziano e nel demente), sia periferici (secchezza delle fauci, disturbi dell’accomodazione, peggioramento del glaucoma, stipsi, ritenzione urinaria, tachicardia, ecc.).

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