È una benzodiazepina utilizzata per uso ipnotico, che agisce come GABA-agonista, facilitando l’azione inibitoria del GABA a livello del SNC. Il brotizolam dimostra un picco di concentrazione plasmatica dopo 1 ora dall’assunzione. L’emivita plasmatica, dopo somministrazione orale, risulta compresa tra le 3 e le 6 ore. Il tempo di eliminazione è prolungato nell’anziano (ca. 9 ore) e nell’epatopatico (ca. 12 ore). L’indicazione del farmaco è rappresentata dal trattamento a breve termine dell’insonnia, evitando la somministrazione protratta per non indurre fenomeni di dipendenza da benzodiazepine. La posologia è di una compressa alla sera prima di coricarsi. Gli effetti collaterali sono quelli generali delle benzodiazepine, rappresentati dall’amplificazione della risposta clinica desiderata per comparsa di sonnolenza diurna, cefalea e astenia. Raramente possono comparire atassia e disturbi della memoria. Le reazioni paradosse come irrequietezza, aggressività e incubi notturni sono frequenti nell’anziano con disturbi cognitivi: in tali pazienti, i farmaci benzodiazepinici andrebbero usati con estrema cautela e solamente in acuto. Le controindicazioni delle benzodiazepine sono rappresentate da alcune miopatie (miastenia grave), sindrome apneica notturna, insufficienza respiratoria acuta, limitata funzionalità epatica, gravidanza e allattamento.

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