Sono mutamenti di percezione, cioè stimoli con alcune caratteristiche vengono avvertiti come dotati di caratteristiche diverse. Si hanno: (a) disestesie qualitative, come la metamorfosi, per cui uno stimolo di un dato tipo viene avvertito come di tipo diverso; (b) disestesie temporali, quali il ritardo, la persistenza, la fusione, la poliestesia e l’eclissi; (c) disestesie quantitative, come l’addizione e l’esaurimento; (d) disestesie spaziali, come l’errore di localizzazione. Le disestesie sono, di solito, indizio di lesione a livello cortico-sottocorticale delle strutture sensitive, ma possono riscontrarsi anche in affezioni periferiche, come nelle neuriti.

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