Si definisce farmacodipendenza la necessità, psicologica o farmacologica, di continuare ad assumere un farmaco (o una sostanza) al fine di prevenire fenomeni, psichici o fisici, di disagio clinicamente significativi.Nell’ambito della psicofarmacologia si parla di farmacodipendenza soprattutto in relazione dell’abuso da sostanze o a riguardo di un utilizzo incongruo di benzodiazepine.Per definire una reale farmacodipendenza occorre che ricorrano svariate condizioni, fra cui la comparsa di tolleranza e di astinenza .Per tolleranza si intende la necessità di dosi costantemente più elevate, al fine di ottenere l’effetto desiderato, a seguito del diminuito effetto clinico (per motivi farmacologici) della precedentemente efficace quantità di farmaco o sostanza di abuso.Per astinenza si intende una sindrome, con caratteristiche sintomatologiche differenti a seconda del farmaco o della sostanza di abuso coinvolti, per cui lo stesso farmaco o sostanza vengono assunti per attenuare o evitare tali sintomi.Ulteriori elementi clinici collegati alla farmacodipendenza sono rappresentati, soprattutto nella dipendenza da sostanze di abuso, da un insieme di tentativi infruttuosi per ridurre o interrompere l’uso della sostanza o del farmaco; da una notevole quantità di tempo spesa nella ricerca della sostanza stessa; dalla conseguente riduzione o interruzione di attività sociali, lavorative, di studio, ricreative, ecc.; dal protrarsi dell’uso del farmaco o della sostanza nonostante l’individuo sia conscio del problema correlato all’utilizzo incongruo della stessa sostanza o farmaco.