Le fenotiazine costituiscono un’importante classe di farmaci neurolettici, appartenendo agli antipsicotici di prima generazione. Sono molecole costituite da una struttura a 3 anelli (simile a quella degli antidepressivi triciclici), il cui anello centrale può essere a 6 atomi (fenotiazine e tioxanteni) o a 7 atomi (dibenzoderivati). A tale anello centrale, che risulta nelle f. caratterizzato da un etero atomo di zolfo, in posizione 5, e da un gruppo aminico basico, in posizione 10, risulta legata una catena laterale di tipo aminoalchilico, dalle cui caratteristiche dipende parte dell’azione farmacologica differenziale fra le varie molecole.Le fenotiazine, a seconda principalmente di tale catena legata al gruppo aminico e dal sostituente in posizione 2, si dividono in alifatiche (promazina), clorpromazina, levomepromazina ; piperaziniche (perfenazina, flufenazina, ecc.) ; piperidiniche (tioridazina, propericiazina, ecc.) .La sostituzione in posizione 2 risulta essenziale per l’attività neurolettica e può consistere in un atomo di alogeno (ad es., il cloro per la clorpromazina) o di un trifluorometile (CF3 per la triflupromazina) che aumentano l’asimmetria della molecola e ne potenziano l’effetto antipsicotico. Ad esempio, la promazina, che in posizione 2 ha solamente un atomo di idrogeno, viene utilizzata come sedativo, ma non dimostra attività antipsicotica. Rispetto ai butirrofenoni, le fenotiazine rappresentano neurolettici a minore potenza di blocco dopaminergico, quindi con minore azione clinica di tipo delirio- e allucinolitica, ma dimostrano, come controparte, minore induzione di effetti collaterali di tipo extrapiramidale. Questa è dovuta, oltre alla minore potenza di blocco dei recettori D2 post-sinaptici, anche alla potente azione anticolinergica di tali molecole, inserita in un contesto di collateralità di tipo autonomico. Le fenotiazine dimostrano infatti, in modo differenziato fra le varie molecole, spiccata azione sedativa (per l’azione di blocco sui recettori istaminici, maggiore con le f. alifatiche, quali clorpromazina e levomepromazina), azione anticolinergica (da blocco muscarinico) e azione a-adrenergica (con blocco dei recettori a1 e frequente induzione di ipotensione, specie ortostatica).