È un neurolettico della classe delle fenotiazine, di tipo piperidinico, che determina: un blocco dei recettori dopaminergici, prevalente a carico del tipo D2 rispetto al D1; una moderata affinità per i recettori serotoninergici di tipo 5-HT2 e un’elevata attività di tipo antistaminico.La flufenazina dimostra un assorbimento rapido per os, con un’emivita plasmatica media di 13 ore circa (ma con un range molto ampio, da 3,5 a 43 ore). Il farmaco è anche presente per uso parenterale in forma depot, in cui la molecola di perfenazina è esterificata da un acido grasso a 10 atomi di carbonio in olio di sesamo, consentendone un rilascio protratto in un arco di tempo variabile fra 2 e 4 settimane.Le indicazioni della flufenazina sono rappresentate da disturbi psicotici, stati maniacali, disturbi del comportamento e di personalità e agitazione psicomotoria. In passato, il farmaco veniva utilizzato, a basso dosaggio, anche nei disturbi d’ansia, specialmente se con elevata componente di tipo vegetativo. Il range posologico è abitualmente compreso fra 1 e 2 mg/die.Attualmente, il farmaco è per lo più utilizzato, in forma a lunga durata d’azione, nella terapia di mantenimento dei disturbi psicotici cronici. Il dosaggio delle fiale di flufenazina decanoato varia a seconda delle indicazioni cliniche e della risposta individuale al farmaco, con un range compreso fra 12,5 e 50 mg (1/2-2 fiale) ogni 10-30 giorni.Gli effetti collaterali, le controindicazioni e le interazioni farmacologiche sono quelle delle fenotiazine di tipo piperazinico.