Deficit stabile dell’intelligenza dipendente da un mancato sviluppo delle capacità intellettive per cause organiche ereditarie, congenite o postnatali. Il termine è stato introdotto nella nomenclatura psichiatrica italiana da Andrea Verga (1811-1895) con significato identico al termine oligofrenia adottato in tempi successivi da E. Kraepelin e a quelli più antichi di idiozia e imbecillità.

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