Manovra utilizzata allo scopo di rinforzare i riflessi quando questi siano poco evidenziabili o quando l’attenzione del soggetto sia focalizzata sul riflesso stesso tanto da comprometterne l’evocazione. Durante l’esame dei riflessi degli arti inferiori, la manovra si esegue chiedendo al soggetto di allontanare le mani l’una dall’altra quando queste sono avvinghiate, poste a livello del petto, con i gomiti flessi. Nell’esame dei riflessi dell’arto superiore, la manovra si attua facendo stringere al paziente il pugno controlateralmente oppure chiedendogli di eseguire movimenti di adduzione con le gambe. Alternativamente, lo stesso risultato si può ottenere provocando una lieve contrazione del muscolo implicato nell’evocazione del riflesso in esame. Più semplicemente ancora, si cerca di distrarre il paziente chiacchierando con lui, ponendogli domande oppure sottoponendolo a stimolazione acustica, visiva o dolorosa.

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