La mianserina è un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli antidepressivi cosiddetti atipici o eterociclici o di seconda generazione.Il principale meccanismo di azione del farmaco è rappresentato dalla down regulation dei recettori a2- adrenergici presinaptici. Inoltre, la mianserina dimostra una spiccata attività sui recettori antistaminici, ma una modesta attività su quelli alfa1-adrenergici e anticolinergici.La mianserina dimostra un rapido assorbimento, nell’arco di circa 40 minuti, con un picco plasmatico entro 2-3 ore e un elevato metabolismo epatico di primo passaggio. L’emivita plasmatica è compresa fra 10 e 40 ore.È indicata nel trattamento dei disturbi depressivi, soprattutto quando sia presente una componente di tipo ansioso.La posologia è compresa fra 30 e 90 mg/die. È opportuno iniziare con 30-45 mg/die e incrementare in seguito il dosaggio, secondo le indicazioni cliniche e la risposta individuale al farmaco. La dose efficace si colloca in genere fra 30 e 90 mg, ma solitamente risultano sufficienti 60 mg/die. Nei casi gravi o non responsivi, il dosaggio può essere incrementato sino a 120 mg/die. La dose giornaliera va divisa in opportune somministrazioni o, sino a 60 mg, può essere assunta in un’unica dose serale. Nei pazienti anziani la dose deve essere ridotta a metà-un terzo rispetto all’adulto sano, sulla base della valutazione clinica.I principali effetti collaterali della mianserina sono collegati all’azione di blocco antistaminico del farmaco con sedazione e incremento ponderale. Sono altresì presenti effetti indesiderati di tipo alfa-adrenergico, quali ipotensione ortostatica. L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela per evitare effetti collaterali: in particolare è possibile un sinergismo con i farmaci di tipo antipertensivo. È necessaria molta cautela nei pazienti epilettici e in quelli con diabete mellito instabile. La mianserina può talora indurre alterazioni della crasi ematica, per cui sono opportuni controlli ematologici periodici, specialmente durante i primi 3 mesi di terapia. Nei soggetti trattati per la prima volta, i controlli ematologici devono essere eseguiti una volta alla settimana per i primi 2 mesi e devono essere immediatamente eseguiti nel caso di comparsa, in corso di trattamento, di febbre, stomatite, mal di gola o altri fenomeni di tipo infiammatorio. Nell’anziano cautela va impiegata in caso di glaucoma, ipertrofia prostatica, seri problemi cardiologici, insufficienza epatica, renale o cardiaca. In particolare, risulta indispensabile monitorare attentamente i soggetti con infarto miocardico recente o blocco cardiaco.