La più importante tra queste è la s. di Lambert-Eaton descritta da Lambert, Eaton e Rooke nel 1956. È una malattia autoimmune acquisita, è determinata dall’azione di IgG specificamente dirette contro i canali voltaggio-dipendenti del Ca++ presinaptici attraverso i quali avviene, per esocitosi, lo svuotamento delle vescicole acetilcoliniche nello spazio sinaptico all’arrivo dell’onda di depolarizzazione. Spesso è associata a un microcitoma polmonare ed è stato ipotizzato che cellule derivanti da esso stimolerebbero la produzione di autoanticorpi IgG che interferiscono con le terminazioni colinergiche; questa ipotesi è confermata dal fatto che l’asportazione o l’irradiazione del microcitoma può determinare miglioramento o addirittura guarigione. Prevale nel sesso maschile (4,7:1), l’esordio è subacuto. Il quadro clinico è caratterizzato da faticabilità muscolare di tipo miastenico e ipostenia della muscolatura pelvica, scapolare e del tronco. Spesso si associano sintomi di altre forme neurologiche paraneoplastiche, soprattutto della neuropatia periferica con ipopallestesia e iporeflessia muscolare. Il decorso è quello della neoplasia originaria, con la morte che sopravviene in 2-3 anni causata dalla stessa. Dal punto di vista diagnostico, la risposta agli anticolinesterasici è variabile, mentre la sensibilità al curaro o ai curaro-simili è nettamente aumentata. All’EMG si rilevano caratteristicamente: (a) la velocità di conduzione è normale, con segni di lesione miogena; (b) la risposta muscolare alla stimolazione sovramassimale per impulsi singoli è di ampiezza molto inferiore alla norma; (c) la stimolazione sovramassimale a frequenza >10 Hz causa un aumento da 2 a 6 volte rispetto ai valori di base (risposta incrementale); un aumento di ampiezza superiore al 25% è molto suggestivo; se è >100% è diagnostico. Dal punto di vista terapeutico, un intervento chirurgico, radioterapico o chemioterapico sulla neoplasia primitiva può determinare un miglioramento; la terapia medica è basata sulla diaminopiridina e, in caso di scarsa risposta a questa, sul prednisone accoppiato alla plasmaferesi.Altre sindromi miasteniche sono quelle congenite, molto più rare:Forma generalizzata, in cui si ha un deficit autosomico recessivo di acetilcolinesterasi di placca.Sindrome del canale lento, caratterizzata da ipostenia e ipotrofia del cingolo scapolare e dell’avambraccio, autosomica dominante, con prolungamento dell’apertura del canale acetilcolinico.Miastenia infantile, autosomica recessiva, caratterizzata da ridotto volume delle vescicole sinaptiche.Sindrome con abnorme faticabilità generalizzata, autosomica recessiva, con riduzione numerica delle vescicole sinaptiche.Sindrome del canale rapido a elevata conduttanza, autosomica dominante, caratterizzata da ipostenia della muscolatura bulbare e degli arti, accentuata dallo sforzo e dal calore, probabilmente determinata da una mutazione di una subunità del recettore acetilcolinico.