Dicembre 5, 2020 in N

La m. di Niemann-Pick è una lipidosi sfingomielica, dovuta all’accumulo di sfingomielina, colesterolo e glicolipidi nelle cellule del reticolo-endotelio di milza, fegato, midollo, linfonodi e nel cervello in seguito a deficit dell’enzima sfingomielinasi. Esistono forme infantili, giovanili e dell’adulto, con e senza interessamento del sistema nervoso centrale. La malattia è trasmessa con tratti autosomici recessivi.Nel 1961, Crocker suddivise la malattia in 4 categorie cliniche; le prime 3 condizioni (tipo A, B e C), sono geneticamente determinate e associate a deficit di sfingomielinasi, l’enzima che idrolizza la sfingomielina per dare ceramide e fosforilcolina. La forma A è la più comune e insorge caratteristicamente nell’infanzia, tra 3 e 9 mesi, con un’epatosplenomegalia, un ritardo nella crescita e alterazioni neurologiche. Sono presenti macchie retiniche rosso ciliegia, ma sono rari le convulsioni e l’ipersplenismo. I pazienti presentano, inoltre, un progressivo deterioramento psichico e motorio; la morte sopravviene verso i 2 anni per infezioni intercorrenti. La diagnosi viene posta per mezzo del riscontro delle caratteristiche cellule di Niemann-Pick nel midollo osseo e confermata dal dosaggio enzimatico. La forma B della m. di Niemann-Pick è un’affezione relativamente benigna con epatosplenomegalia, deficit di sfingomielinasi e talvolta infiltrati polmonari, senza, però, interessamento nervoso. In questo caso, la prognosi può essere molto varia e dipende dal livello di disfunzione epatica, mostrando una notevole eterogeneità in base alla disfunzione istologica. La m. di Niemann-Pick di tipo C è caratterizzata da una lipidosi sfingomielinica, da un deterioramento neurologico progressivo durante l’infanzia e da un considerevole o normale attività della sfingomielinasi. Rispetto al tipo classico, ha un inizio più tardivo, mostra una progressione più insidiosa, presenta una visceromegalia di grado variabile ed è caratterizzata da un anomalo metabolismo del colesterolo intrametabolico. A volte, risultano preminenti e precoci i sintomi psicotici, che devono essere motivo di sospetto, soprattutto quando il deterioramento cognitivo e motorio è improvviso in un giovane e quando le indagini TC e RM sono state giudicate normali. La forma D, riscontrata in una popolazione della Nuova Scozia, assomiglia al tipo C, ma non è stata identificata un’anormalità enzimatica: le manifestazioni neurologiche iniziano tra 2 e 4 anni, ma alcuni pazienti presentano alterazioni anche nel primo anno di vita. Sono presenti atassia, ritardo psichico, crisi generalizzate ed epatosplenomegalia. È stata recentemente descritta una forma di tipo E, nella quale non vi è interessamento neurologico e non è presente un deficit di sfingomielinasi.La maggior parte delle informazioni su questa malattia deriva dallo studio della forma tipo A infantile: dal punto di vista anatomo-patologico è presente una perdita di peso del cervello del 25% circa, con solchi profondi e larghi; generalmente non vi è dilatazione ventricolare. Al microscopio si rilevano accumuli intracellulari di materiale lipidico. La diagnosi si basa sulla dimostrazione dell’accumulo lipidico e sulla misurazione dell’attività della sfingomielinasi nei leucociti o in fibroblasti di coltura.

Success message!
Warning message!
Error message!