Il riflesso oculo-vestibolare genera un movimento oculare pari e opposto al movimento della testa, utile per mantenere stabili le immagini sulla retina a prescindere dai movimenti cefalici; tale meccanismo è particolarmente utile quando vengono compiuti movimenti bruschi e transitori della testa. Quando, invece, si ha una rotazione persistente della testa, tale riflesso non è più sufficiente e dovrà essere coaudiuvato dal riflesso optocinetico. Una lesione vestibolare può comprometterlo, cosicché anche i più lievi movimenti della testa (anche le pulsazioni cardiache) riescono a spostare in maniera percettibile le immagini sulla retina.