Termine utilizzato da A. Adler, in particolar modo in Temperamento nervoso del 1912, si fonda sul presupposto che la società ritenga la donna inferiore all’uomo e per questo motivo si sviluppi il rifiuto del ruolo femminile, sia nell’uomo sia nella donna, per la quale rappresenta una reazione quasi normale al ruolo che le è imposto dal mondo maschile. Nella donna, la protesta virile si manifesta come aggressività, attivismo e tendenza a dominare chi le sta accanto; nell’uomo, è il risultato dei dubbi circa il proprio ruolo sessuale, oppure della paura di non essere capace di viverlo con successo e, nello stesso tempo rinforza i suoi pregiudizi contro la donna. Pur essendovi un ruolo determinante dell’aspetto sociale nella protesta virile, tuttavia essa trova sovente vie di compenso sessuali, attraverso un’ipersessualità (dongiovannismo e ninfomania) o attraverso la via parafilica (sadismo).