Tecniche utilizzate principalmente nella gestione e nel trattamento dei sintomi derivanti dallo stress che conducono a una modificazione della risposta somatopsichica alla stimolazione ambientale.Alcune di queste tecniche hanno mostrato una loro rilevanza clinica e scientifica, quali ad esempio il training autogeno di Schultz, il rilassamento progressivo di Jacobson e il biofeedback.Il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, ripreso da Wolpe, si basa sul concetto di antagonismo tra una condizione ansiosa e il rilassamento muscolare. Il paziente viene invitato a contrarre un arto, quindi a decontrarlo e a osservare successivamente la sensazione che accompagna il rilassamento muscolare. Il soggetto esperirà modificazioni emozionali che si accompagnano alla diminuzione di tensione muscolare.Il biofeedback consiste in una procedura sia clinica sia sperimentale in cui si presentano all’individuo, attraverso opportune sperimentazioni, le informazioni relative all’andamento di processi fisiologici dell’organismo. Dando quindi un messaggio di risposta (feedback) su condizioni fisiologiche (ad es., frequenza cardiaca, pressione arteriosa, vasocostrizione cutanea, ecc.), il soggetto impara a utilizzare tecniche cognitive che gli permettano di controllare tali funzioni o sensazioni (ad es., dolore). L’EMG-biofeedback fornisce una maggiore consapevolezza dello stato di tensione muscolare allo scopo di migliorare il rilassamento.