(dal greco rhis = naso e lalia = eloquio)Con questo termine si indica un disturbo della fonazione determinato da alterazioni della risonanza delle cavità nasali. Spesso, il quadro si associa a disfonia. Si distinguono la rinolalia aperta, cioè una modificazione della voce con vocali che assumono un timbro nasale, dovuta a un’esagerazione della permeabilità nasale (paralisi, perforazione della volta o del velo, ecc.), e la rinolalia chiusa dovuta a soppressione della permeabilità nasale; se l’ostacolo ha sede nella parte anteriore delle fosse nasali, vi è un eccesso di risonanza (voce di Pulcinella), mentre se l’ostacolo ha sede più posteriore, il paziente non può più emettere i suoni nasali, parlando così con la bocca (stomatolalia). La rinolalia aperta può verificarsi, ad esempio, nelle paralisi del palato molle, con la conseguenza che acquistano risonanza nasale molti fonemi che di solito non la posseggono. La rinolalia chiusa si distingue a sua volta in una forma chiusa posteriore, dove l’occlusione del rinofaringe o della parte posteriore delle cavità nasali provoca una modificazione del timbro della voce, con perdita della risonanza nasale, e in una forma chiusa anteriore con un’accentuazione della normale risonanza nasale. Le cause di rinolalia chiusa posteriore sono dovute a malattie del rinofaringe, adenoiditi acute e croniche, sindrome ostruttiva respiratoria naso-faringea, tumori, ecc.