Il sistema nervoso simpatico od ortosimpatico ha i propri neuroni pregangliari localizzati nelle corna laterali del midollo spinale toracico e dei due primi segmenti lombari. Le fibre pregangliari escono dal midollo attraverso le radici anteriori e quindi, mediante i rami comunicanti bianchi, raggiungono la catena posta simmetricamente ai lati della colonna vertebrale. La catena gangliare di ogni lato comprende 3 gangli cervicali, 10-12 gangli toracici, 3-5 gangli lombari e 4-5 gangli sacrali. Da questi gangli partono i rami comunicanti grigi (amielinici) o fibre postgangliari per l’innervazione delle strutture viscerali attraverso la catena simpatica o mediante plessi nervosi. Talora, le fibre pregangliari non contraggono sinapsi nei gangli simpatici, ma in gangli successivi. Infatti, tutte le fibre pregangliari per i visceri addominali e pelvici si portano attraverso i nervi splancnici ai gangli celiaci e ai gangli mesenterici, superiore e inferiore, con cui contraggono sinapsi e da cui partono fibre postgangliari. Il sistema simpatico utilizza la mediazione noradrenalinica nelle sinapsi postgangliari. L’azione del mediatore noradrenalinico si effettua su recettori di cui si distinguono almeno 2 tipi: a e b. Gli a-recettori mediano la vasocostrizione, il rilasciamento dei muscoli intestinali e la dilatazione della pupilla; i b-recettori mediano la vasodilatazione (specie nei muscoli), il rilassamento bronchiale e l’aumento della frequenza e della contrattilità cardiaca. In questo ambito, si individuano ulteriori sottotipi di recettori: gli a1, postsinaptici; gli a2 presinaptici che, se stimolati, riducono il rilascio del neuromediatore; i b1, a livello del cuore, con funzione attivante sulla frequenza e contrattilità; i b2 che hanno un rilevante effetto di rilasciamento sulla muscolatura liscia, soprattutto bronchiale.

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