La s. di Sluder, che colpisce prevalentemente il sesso femminile nell’età media della vita, è talora secondaria a sinusite sfenoidale; il più spesso però è di eziologia ignota. Il meccanismo algogeno pare risiedere in stimolazione diretta o riflessa dell’arteria mascellare interna con interessamento del ganglio sfenopalatino. Il dolore è accessuale, violento, profondo, unilaterale, di lunga durata (10-30 minuti), con localizzazione iniziale alla parte posteriore di una fossa nasale o dietro la mastoide e propagazione al palato, all’orbita e alla nuca. Si accompagna a idrorrea, starnuto e lacrimazione. La terapia è basata sul blocco anestetico e alcolico del ganglio sfenopalatino.