Componente di alcuni pesticidi e insetticidi, nonché di preparati cosmetici. È inoltre usato nella produzione di lenti. Può essere ingerito accidentalmente o a scopo anticonservativo. L’intossicazione causa una polineuropatia prevalentemente sensitiva, associata a neurite ottica, sordità e sindrome vestibolare; più raramente, si può avere un’encefalopatia. È frequente l’alopecia. Il metallo viene riscontrato nelle urine dei soggetti intossicati. Come terapia si suggerisce l’impiego di blu di Prussia colloidale alla dose di 250/mg/kg/die in 4 somministrazioni orali.

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