Test proiettivo di personalità ideato nel 1935 da Murray e Morgan. La versione attualmente utilizzata è quella formulata da Murray nel 1943. Il test è costituito da 31 tavole, ognuna diversa dall’altra, delle quali 11 sono uguali per tutti i soggetti e 20 sono specifiche a seconda dall’età e del sesso dell’esaminato. Ne risultano così 4 serie, in parte sovrapposte, di 20 tavole ciascuna, che esaminano rispettivamente ragazzi, ragazze, uomini e donne.Le tavole riproducono disegni o copie di quadri in cui compaiono uno o più personaggi; una tavola è completamente bianca. Esse vengono mostrate al soggetto una per volta, invitandolo a raccontare una storia su ogni tavola. Si invita altresì l’esaminando a descrivere ciò che è accaduto prima del fatto, la situazione in atto (sentimenti e pensieri dei vari personaggi) e la conclusione della vicenda. La medesima richiesta viene posta anche di fronte alla tavola bianca. La somministrazione del test può richiedere 2 sedute nelle quali vengono mostrate le 20 tavole, oppure, come attualmente si tende a fare, si presentano le 10 tavole più significative in un’unica seduta.L’interpretazione del test mira innanzitutto a identificare, in ogni storia presentata, il protagonista, o l’eroe, proiezione dei vissuti dell’esaminando; successivamente, si analizzano i bisogni, i conflitti del soggetto e i suoi rapporti con l’ambiente circostante.Il TAT può fornire utili indicazioni sulle motivazioni profonde del paziente, sui suoi meccanismi di difesa e sui suoi rapporti con le figure significative. Tuttavia, il test ha un valore minore per quanto riguarda l’inquadramento diagnostico in ambito psichiatrico.

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