Sindrome che si verifica per eccessivo apporto di ormone tiroideo attivo in seguito a iperproduzione tiroidea (eccessiva secrezione di TSH, m. di Graves, tumori trofoblastici con produzione di fattori stimolanti la tiroide, adenomi ipersecernenti) o a eccessiva liberazione per patologie infiammatorie (tireotossicosi), provenienza ormonale extratiroidea per eccessiva introduzione e struma ovarico. Manifestazioni più frequenti sono nervosismo, labilità emotiva, intolleranza al caldo, insonnia, tremori, evacuazioni frequenti, sudorazione profusa, calo ponderale, astenia, oligomenorrea o amenorrea in donne in premenopausa. Il paziente presenta cute calda e sudata, ansia e irrequietezza, capelli sottili e setosi, tremori fini delle dita e della lingua e iperreflessia. Lo sguardo è fisso con lagoftalmo e rime palpebrali allargate per iperstimolazione simpatica; dal punto di vista cardiovascolare, si hanno ampia pressione differenziale, aritmie atriali, tachicardia sinusale e cardiomegalia.La principale complicazione della tireotossicosi è la cardiopatia tireotossica: il lavoro e la gittata cardiaca risultano aumentati per l’eccessivo metabolismo che aumenta il carico circolatorio e l’azione diretta degli ormoni sul miocardio, che accrescono la forza e la frequenza della contrazione ventricolare; l’irritabilità atriale è intensificata, con tachiaritmie e fibrillazione atriale.In alcuni casi, specie in pazienti sottoposti a intervento chirurgico e mal compensati, può comparire una crisi tireotossica con aggravamento acuto della sintomatologia, irritabilità estrema, delirio, coma, tachicardia, ipotensione, vomito, diarrea e iperpiressia.La terapia è mirata ad arginare l’eccessiva quantità ormonale e a sostenere la funzionalità cardiaca.