Malattia benigna che si caratterizza per la comparsa di un tremore soprattutto nel mantenimento delle posizioni e durante i movimenti e che invece scompare o è minimamente riscontrabile a riposo. Tale quadro è facilmente distinguibile da una sindrome parkinsoniana, data l’assenza di rigidità o acinesia. L’eziopatogenesi è per ora poco nota.Il quadro clinico è dominato dalla sintomatologia tremorigena, che in genere è piuttosto imponente e rende difficoltoso e impreciso qualsiasi movimento, in particolar modo quelli che coinvolgono gli arti superiori (è pertanto particolarmente utile a svelare la patologia la prova a braccia tese).Nell’inevitabile diagnosi differenziale nei confronti del m. di Parkinson è poi utile il criterio ex iuvantibus dell’insensibilità alla terapia a base di L-dopa. In realtà, non esiste una terapia specifica; può essere utile la somministrazione di ansiolitici e, inoltre, alcuni consigliano l’utilizzo di beta-bloccanti o, più recentemente ancora, di primidone.

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