Si tratta di disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell’infanzia,
nella fanciullezza o nell’adolescenza (DSM-IV), precedentemente classificati come
disturbi delle capacità scolastiche. Comprendono il disturbo della lettura, il
disturbo del calcolo, il disturbo dell’espressione scritta e il disturbo
dell’apprendimento non altrimenti specificato.
Disturbo
della
lettura
.
Secondo il DSM-IV, in questo disturbo il livello raggiunto nella lettura, come
misurato da test standardizzati somministrati individualmente sulla precisione o
sulla comprensione della lettura, è sostanzialmente inferiore a quanto previsto in
base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica
dell’intelligenza e a un’istruzione adeguata all’età. Tale anomalia interferisce
significativamente con l’apprendimento scolastico o con le attività quotidiane che
richiedono capacità di lettura; le difficoltà di lettura vanno oltre le difficoltà
derivanti da un eventuale deficit sensoriale associato.Vi è difficoltà nel
riconoscere parole, lettura lenta e inaccurata e scarsa comprensione, pur in assenza
di deficit intellettivo. Si evidenziano errori nel leggere ad alta voce. È frequente
in età infantile (4% dei bambini in età scolare negli USA), sembra presentare
familiarità e si associa ad altri disturbi dell’apprendimento o della comunicazione.
È frequente in bambini con patologia neuromotoria precoce e intelligenza normale e
tra bambini con epilessia, in presenza di lesioni a livello occipitale, dello
splenio del corpo calloso, di malnutrizione, disturbi psichiatrici, emozionali e
comportamentali. È di solito evidente entro i 7 anni, ma può essere evidenziato
anche più tardi. In passato, veniva usato il termine dislessia per indicare
una difficoltà nella lettura spesso associata a deficit nell’eloquio e confusione
destra-sinistra. Non è più considerata attendibile la correlazione tra disturbo
della lettura e mancinismo e/o dominanza oculare sinistra.Recenti studi con
TC e RM hanno evidenziato asimmetrie abnormi a livello temporale e parietale.
Il trattamento di scelta è un approccio educativo compensatorio, quali il
metodo di Samuel Orton, basato sulla padronanza di semplici unità fonetiche,
associato a psicoterapia e consulenza familiare.La maggioranza dei bambini
che non ricevono un’istruzione compensatoria va incontro a progressiva frustrazione,
sentimenti di collera, diminuita autostima e depressione.
Disturbo
del
calcolo
.
Secondo Kaplan, Sadock e Grebb; precedentemente denominato discalculia, disturbo
aritmetico congenito o dello sviluppo, s. di Gerstmann.Secondo il DSM-IV,
la capacità di calcolo misurata con test standardizzati somministrati
individualmente è sostanzialmente inferiore a quanto previsto rispetto all’età
cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e a
un’istruzione adeguata all’età. Tale anomalia interferisce significativamente con
l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono
capacità di calcolo; le difficoltà nel calcolo vanno al di là di quelle derivanti da
un eventuale deficit sensoriale presente.Vi è quindi incapacità a eseguire
operazioni matematiche rispetto alle capacità intellettive e all’istruzione. Sono
presenti compromissione di capacità linguistiche, percettive, matematiche e di
attenzione.La causa è multifattoriale, di tipo maturazionale, cognitivo,
emotivo, educativo e socioeconomico.Il disturbo si presenta con difficoltà
a imparare a contare in modo appropriato, a padroneggiare i sistemi ordinale e
cardinale, a eseguire operazioni aritmetiche e a considerare i gruppi come insieme
di oggetti.È di solito evidente entro gli 8 anni, ma può comparire anche
più tardi.La terapia più efficace è l’istruzione compensatoria. Il progetto
MATH, di educazione multimediale con autoistruzione o istruzione di gruppo ha
mostrato di avere successo in alcuni bambini con questo disturbo.
Disturbo
dell’espressione
scritta
.
Secondo il DSM-IV, le capacità di scrittura misurate con test standardizzati
somministrati individualmente (o con valutazione funzionale delle capacità di
scrittura) sono sostanzialmente al di sotto rispetto a quanto previsto in base
all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica e all’istruzione
adeguata all’età. Tale anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento
scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono la composizione di
testi scritti, come scrivere frasi grammaticalmente corrette e paragrafi
organizzati; le difficoltà nelle capacità di scrittura vanno al di là di quelle
derivanti da un eventuale deficit sensoriale presente.La prevalenza è
intorno al 3-10% in età scolare. È possibile che esistano difetti neurologici e
cognitivi preposti all’informazione e all’elaborazione. Spesso si associa a
riluttanza nella frequenza scolastica, a frustrazione, a depressione e ad altri
disturbi dell’apprendimento; condiziona, se non trattato, la scelta occupazionale
nell’età adulta.Il trattamento di scelta è l’istruzione compensatoria,
associata a supporto psichiatrico e familiare.
Disturbo
dell’apprendimento
non
altrimenti
specificato
.
Secondo il DSM-IV rappresenta la diagnosi di esclusione per disturbi
dell’apprendimento che non soddisfino i criteri per nessun disturbo specifico.
Questa categoria può includere problemi nel calcolo, nell’espressione scritta e
nella lettura che insieme interferiscono in modo significativo nell’apprendimento
scolastico, anche se la prestazione ai test che valutano ciascuna singola capacità
non è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all’età cronologica del
soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e all’istruzione adeguata
all’età.