La s. di Balint è basata sulla presenza di tre componenti: (1) disorientamento visivo (detto anche simultanagnosia) ; (2) aprassia oculare (detta anche paralisi psichica dello sguardo) e atassia ottica.Il disorientamento visivo, che è il sintomo più frequente, può essere concettualizzato come l’incapacità di prestare attenzione a non più che un settore molto limitato del campo visivo in un dato tempo. Il paziente riferisce di vedere bene solo in una piccola parte del campo, mentre tutto il resto è sfocato o nebbioso. Il settore chiaramente visto si sposta a volte da una parte del panorama visivo a un’altra. Il fenomeno pertanto impedisce la costruzione di un campo visivo spazialmente coerente. I pazienti hanno spesso anche difficoltà nel percepire il movimento, mentre il linguaggio, l’intelligenza verbale e la memoria sono preservati.La s. di Balint è associata a lesioni occipitali bilaterali.