Alcaloide della segale cornuta, agonista dopaminergico. Contrariamente all’ergotamina, non induce aumento della pressione arteriosa o vasocostrizione periferica.Bene assorbita per os, è metabolizzata a livello epatico e viene eliminata per via biliare; ha un’emivita plasmatica di 12 ore.È indicata nel trattamento dei sintomi correlati al decadimento cognitivo e alle alterazioni comportamentali associate a sindrome psico-organica senile, demenza senile o vascolare, nel trattamento di cefalea ed emicrania; nel m. di Parkinson; nell’iperprolattinemia e nell’inibizione della lattazione.Nel m. di Parkinson la posologia va adattata alla risposta individuale, iniziando con 5 mg 2 volte/die; la terapia di mantenimento varia da 60 a 120 mg/die, da raggiungere gradualmente con aumenti bisettimanali di 5 mg/die.Gli effetti collaterali sono in genere transitori: disturbi gastrointestinali, ipotensione ortostatica, astenia, sonnolenza. La contemporanea assunzione di farmaci psicoattivi o ipotensivi può causare effetti collaterali. Particolare cautela deve essere adottata in pazienti in trattamento con gli altri alcaloidi della segale cornuta o con farmaci che agiscono sulla pressione arteriosa in relazione a un possibile potenziamento dell’effetto. Data l’analogia strutturale con i derivati ergolinici, è richiesta cautela quando viene somministrata ad alte dosi a soggetti con anamnesi di disturbi psicotici, gravi affezioni cardiovascolari, ulcera peptica o emorragie gastroenteriche.