Termine usato originariamente da E. Kraepelin (1883) per indicare tutte le forme di ripetizione automatica e afinalistica di parole o frasi, oppure di gesti e movimenti. Si distinguono così, tra queste, l’autoecolalia (detta anche palelolalia), o ripetizione delle proprie parole, l’ecolalia (di suoni, parole o frasi appena udite), l’ecografia (di parole o frasi scritte), l’ecomimia (di atteggiamenti mimici), l’autoecoprassia (di movimenti propri) e l’ecoprassia (di movimenti altrui). Tali fenomeni si verificano in varie affezioni del SNC, tra le quali la schizofrenia, le paralisi, le encefaliti, le demenze, l’epilessia e l’isteria.