Le lesioni a carico dell’area occipitale realizzano, quando occupanti spazio, una precoce sindrome da ipertensione endocranica sia per l’azione compressiva a livello del deflusso liquorale sia per l’ostacolo a carico del flusso di ritorno venoso con edema imponente.La sintomatologia psichica nelle lesioni occipitali, pur essendo frequente, dimostra quadri aspecifici con ansia e depressione accompagnantesi tanto a turbe mnesiche che possono ricordare, accompagnandosi talora a confabulazioni, la presbiofrenia, quanto ad allucinazioni visive. Queste ultime risultano più semplici di quelle temporali, tanto da sembrare fotopsie e interessano prevalentemente, ma non esclusivamente, l’emicampo cieco. Sovente si tratta in realtà di fenomeni allucinosici in quanto le immagini si proiettano in un campo percettivo alterato; talora, invece, i fenomeni sono di tipo meramente illusionale, del cui carattere patologico il soggetto risulta perfettamente conscio.Le alterazioni del campo visivo dipendono dalla lesione delle radiazioni ottiche e prevalentemente sono rappresentate da un’emianopsia omonima completa, controlaterale alla lesione.Quando risulta interessato l’emisfero dominante è anche presente un’alessia ottica, per cui il soggetto non appare in grado di riconoscere il significato del linguaggio scritto che appare come un disegno privo di senso.È peraltro possibile osservare segni di interessamento motorio per sofferenza delle vie piramidali da compressione a distanza, mentre per contiguità invasiva possono presentarsi disturbi di tipo gnosico o prassico (interessamento parietale) o disturbi quali acalculia e afasia, prevalentemente sensoriale (interessamento temporale).