Scala di classificazione concernente il recupero funzionale del nervo facciale in seguito a lesioni di svariata natura. Comprende 6 gradi di gravità, in crescendo dal grado I al grado VI.I primi 4 gradi riconoscono come noxa patogena un’increzione pressoria gravante sulle fibre del nervo, mentre nei restanti 2 si assiste alla sezione di un numero variabile di fibre.Grado I. Il recupero è completo e rapido (1-3 settimane) poiché consegue a compressione del nervo di limitata entità e in sede periferica; in tale circostanza, la fibra nervosa non conduce al di là del punto di compressione. Tale quadro è indicato con il termine di neuroaprassia .Grado II (assonotmesi). Il paziente, in tal caso, presenta un discreto recupero e assenza di deficit clinicamente rilevabili. La riabilitazione richiede circa 2 mesi. L’agente causale è una noxa capace di ostruire il drenaggio venoso, generando la perdita di assoni, in assenza di degenerazione dei tubuli endoneurali. Si verifica una tumefazione sia prossimale sia distale ed, eventualmente, un’interruzione del flusso di nutrienti lungo la fibra nervosa per la compressione delle arteriole. La risposta all’EMG evocato è diminuita.Grado III-IV. L’aumento pressorio ha intaccato i tubuli della mielina provocandone la perdita (neurotmesi) . Il recupero diviene via via più lungo e laborioso (2-4 mesi) ed è comunque incompleto per le difficoltà incontrate dall’organismo a rigenerare le fibre perse. Si assiste a comparsa di sincinesie, con movimenti della bocca e chiusura degli occhi. L’EMG evocato è sensibilmente alterato. I precedenti gradi corrispondono solitamente a quadri clinici successivi a malattie infiammatorie, quali l’herpes zoster cefalico e la paralisi di Bell. Le entità cliniche più serie sono, invece, la conseguenza di colesteatoma, otiti medie croniche, fratture del temporale, tumori associati a una notevole compressione del nervo, senza sezione dello stesso.Qualora si ottenga una sezione più o meno importante del nervo, generalmente causata da traumi, si realizzeranno quadri clinici inclusi nei successivi gradi V e VI.Grado V. Sezione non completa, ma parziale del nervo interessante principalmente il perinervio. Il recupero richiede un periodo di tempo variabile tra 4 e 18 mesi e porta alla riacquisizione di movimenti appena percepibili, anche a causa della presenza di tessuto cicatriziale che arresta la rigenerazione delle fibreGrado VI. La sezione è completa, giungendo fino all’epinervio; la rigenerazione dei tessuti risulta quindi impossibile e il recupero non può avvenire. Nei gradi V e VI non si ha risposta all’EMG evocato.

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