(ingl. animal psychology; ted. Tierpsychologie; fr. psychologie animale)Ambito della psicologia che si occupa delle condotte animali, attraverso l’osservazione, la descrizione e la sperimentazione. È la teoria evoluzionistica di Darwin (1859) a dare l’impulso al sorgere della psicologia animale: egli, giungendo alla conclusione che l’uomo deriva da continui cambiamenti e sviluppi del processo di evoluzione dall’animale, dimostra l’esistenza della mente negli animali e che di fatto non esiste alcuna “brusca frattura” tra quest’ultima e quella umana. A questo segue uno studio più sistematico del comportamento animale – osservazione compiuta nell’habitat naturale – a opera di C.L. Morgan (1894), che impiega su vasta scala il metodo sperimentale (vedi
Psicologia) nella psicologia animale. L’interesse per tale settore della psicologia si sviluppa rapidamente verso la fine dell’Ottocento e serve a gettare le basi del funzionalismo e del comportamentismo. Oggigiorno, tale ambito di ricerca viene ricondotto all’etologia, che si occupa dell’interazione dell’animale con il suo ambiente, e alla psicologia comparata, il cui interesse è rivolto alla comparazione di animali di differenti specie.