La sindrome serotoninergica è uno stato di intossicazione dovuto all’eccessivo potenziamento della trasmissione serotoninergica nell’organismo. La sintomatologia, presente a diversi livelli di intensità, è caratterizzata dalla comparsa di tremori, incoordinazione motoria e stato confusionale nelle forme lievi; da ipertensione, iperidrosi, iperreflessia, agitazione psicomotoria e manifestazioni psicotiche nelle forme di media entità, sino a iperpiressia, mioclonie, diarrea e perdita di coscienza nelle forme gravi. Raramente la sindrome può evolvere sino all’esito letale.Possono indurre l’insorgenza di tale sindrome i farmaci che incrementano il tono serotoninergico, in particolare se utilizzati in associazione e/o a dosaggi elevati.Il trattamento richiede l’immediata sospensione terapeutica dei farmaci assunti, che generalmente conduce alla risoluzione del quadro clinico entro 24 ore ed eventualmente il controllo dei sintomi quali ipertermia (impacchi freddi, clorpromazina), crisi convulsive (anticomiziali), mioclonie (clonazepam) e ipertensione (nifedipina). In casi gravi può essere utile l’impiego di metisergide e propranololo.

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