Termine che indica, nell’ambito della teoria freudiana (vedi
Psicoanalisi), la funzione che tende a proibire ai desideri inconsci e alle formazioni che ne derivano l’accesso al sistema preconscio-inconscio (vedi singole voci). Secondo Freud, la censura è una funzione permanente e costituisce uno sbarramento selettivo tra il sistema inconscio e quello preconscio ed è quindi all’origine della rimozione, operazione con cui il soggetto cerca di mantenere nell’inconscio rappresentazioni (pensieri, immagini, ricordi) legate a una pulsione non accettabile. Gli effetti della censura si individuano più chiaramente nello stato di sogno, quando essa è meno attiva: il sonno impedisce ai contenuti inconsci di aprirsi una via sino al movimento, ma la ridotta funzione della censura consente ad alcuni contenuti di emergere opponendosi al desiderio di dormire.

Success message!
Warning message!
Error message!