È un movimento che si verifica durante il sonno, caratterizzato da movimenti stereotipati di una o di entrambe le gambe. Il movimento consiste in dorsiflessione del piede, estensione dell’alluce e, sovente, flessione della gamba e della coscia. Il movimento è periodico e si ripete a intervalli di 20-30 secondi durante il sonno notturno, persistendo da 30 minuti fino ad alcune ore. Al contrario di molti disturbi del movimento che scompaiono durante la fase di sonno, il mioclono notturno è, invece, indotto proprio da questa fase. I movimenti periodici si verificano nella maggior parte dei pazienti con la sindrome delle gambe senza riposo e si differenziano dalle mioclonie ipniche in quanto queste ultime sono considerate fisiologiche, potendosi riscontrare soprattutto nei bambini e occasionalmente negli adulti. Il mioclono notturno si associa ad altri disturbi del sonno, quali apnea del sonno, narcolessia-cataplessia, tossicodipendenza e altre sindromi di insonnia cronica. Il fenomeno si verifica anche nelle sindromi da astinenza da farmaci e talvolta nei soggetti con uremia cronica, anemia e deficienza di ferro. Nella maggior parte dei casi non è indicato un trattamento specifico, ma talvolta si rende necessario l’uso di farmaci, come ad esempio il clonazepam.

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