Malattia neurodegenerativa, descritta per primo da Charcot (1869), caratterizzata dalla morte del primo e secondo motoneurone, con conseguente inesorabile debolezza muscolare progressiva, tale da condurre alla morte per paralisi respiratoria nel breve volgere di tempo.Nel mondo anglosassone, è definita malattia del motoneurone e negli Stati Uniti è anche detta malattia di Lou Gehrig, dal nome di un famoso giocatore di baseball che morì di SLA nel 1941.L’incidenza della malattia è di 1-2 casi per 100.000 e la prevalenza di 6-7 per 100.000. Il 50% dei pazienti muore nell’arco di 3-4 anni e il 15% sopravvive dopo 10 anni. Sebbene l’età media di insorgenza sia la 5a decade, può iniziare in ogni momento dell’età adulta, dai 20 ai 90 anni.Non esistono differenze regionali o razziali. Negli anni Cinquanta, alcuni studi condotti fra gli indigeni dell’isola di Guam (arcipelago delle Marianne) rilevarono un’alta frequenza di SLA in quelle isole, ponendo il sospetto che fattori infettivi o ambientali potessero influire sulla genesi della malattia. Tuttavia, successivi studi precisarono l’autonomia nosografica di tale variante, spesso associata a segni extrapiramidali e demenza, associazione eccezionale nella SLA classica. Per quanto riguarda i criteri diagnostici, i segni e i sintomi della malattia sono stati recentemente formalizzati nei cosiddetti criteri dell’Escorial (1994), che includono 4 livelli di certezza diagnostica (SLA definita, probabile, possibile o sospetta), riflettenti la morte progressiva del motoneurone (Tabella). L’esordio è di solito asimmetrico e distale, con debolezza dei muscoli interessati, atrofia e fascicolazioni. In altri casi, possono prevalere la spasticità e l’iperreflessia propriocettiva; in altri ancora, prevalgono i disturbi bulbari con disfagia e disfonia. I crampi muscolari sono frequenti, così come nelle disestesie, sebbene siano assenti segni obiettivi a carico della sensibilità. Non è rara la forma pseudopolinevritica di Patrikios (1918), con segni iniziali di lesione periferica agli arti inferiori.Le funzioni intellettive sono normali, così come i movimenti oculari e le funzioni autonome. Il controllo sfinterico e le funzioni sessuali sono mantenuti. Il dolore è assente, anche se nel 20% dei casi è riferita una dolenzia agli arti inferiori.Non vi sono alterazioni neuropatologiche specifiche. La degenerazione neuronale interessa le cellule piramidali e le cellule delle corna anteriori, con atrofia dei fasci piramidali. Sono interessati anche i nuclei dei nervi cranici (soprattutto IX, X, XI e XII). La gliosi è prominente. Piccole inclusioni eosinofile sono occasionalmente notate, così come elementi (osservati al microscopio elettronico) di notevoli dimensioni dall’aspetto a cerniera (corpi di Hirano) di significato ignoto. Non vi sono alterazioni biochimiche particolari.L’elettromiografia può essere utile nelle fasi iniziali, per evidenziare la denervazione di altri muscoli asintomatici. L’eziologia è sconosciuta, ma gli studi più recenti indicherebbero come meccanismi preferenziali l’eccitotossicità da glutamato e lo stress ossidativo.Un 5% di soggetti è affetto da una forma di SLA familiare e nel 20% di essi è stata identificata l’anormalità genetica, consistente in una mutazione dominante del gene che codifica l’enzima Cu,Zn-superossidodismutasi (Cu,Zn 500) I sul cromosoma 21. In altre famiglie è invece stata associata a varianti nel gene che codifica la subunità pesante della tripletta proteica del neurofilamento.Non esiste terapia specifica. Alcuni test clinici eseguiti con il riluzolo, farmaco bloccante il recettore per l’NMDA, hanno indicato un modesto, ma significativo prolungamento della sopravvivenza (3-5 mesi).TabellaCriteri “El Escorial” per la diagnosi di SLAI livelli di certezza diagnostica richiedono la presenza di segni clinici di perdita dei primo motoneurone (PMN) e del secondo motoneurone (SMN) nelle seguenti modalità regionali (le regioni considerate sono quelle bulbare, cervicale, toracica, lombosacrale):Sla definitaSegni del PMN e del SMN nella regione bulbare e almeno 2 regioni spinali, oSegni del PMN e del SMN in 3 regioni spinaliSla probabileSegni del PMN e del SMN in almeno 2 regioni (alcuni segni del PMN devono essere rostrali ai segni del SMN)Sla possibileSegni del PMN e del SMN in una sola regione, oSegni del solo PMN in almeno 2 regioni, oSegni del SMN rostrali ai segni del PMNSla sospettaSegni del SMN in almeno 2 regioni

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