Il termine indica l’incapacità di
convertire compiutamente il pensiero in parole (espressione) o le parole in pensiero
(comprensione) in seguito a danni di particolari zone del SNC più spesso corticali.
Accanto alle difficoltà di emissione e di comprensione del linguaggio parlato sono
in parte interessate anche altre facoltà cognitive e intellettive con possibilità di
alessia e agrafia.Il numero di aree
corticali coinvolte e le connessioni tra le stesse sono molteplici rispetto alle
prime descrizioni di Wernicke-Geschwind. Le classificazioni proposte non sono
universalmente accettate.Si possono distinguere 7 tipi di afasia, benché
spesso la sintomatologia non rispecchi una precisa categoria poiché le aree
corticali lesionate non corrispondono sempre alle aree funzionali.
Afasia
di
Wernicke
.
La lesione interessa l’area 22 di Brodmann, ma spesso anche la 39, la 40
e la 37. Viene compromessa la comprensione del linguaggio sia scritto sia
parlato, con incapacità di ripetere e di denominare gli oggetti mentre la
parola è fluente. Sono presenti parafasie e neologismi che riguardano le
parti fondamentali del lessico, specialmente i sostantivi, e il paziente non
è consapevole del deficit. Concomitano disturbi della lettura e della
scrittura.
Afasia
di
Broca
.
È conservata la capacità di comprensione della parola scritta e parlata,
ma l’emissione verbale non è fluente, con alterazioni che vanno dal mutismo
quasi completo a un linguaggio rallentato e incerto con utilizzo di poche
parole chiave. Sono interessate le aree 44 e 45 e, nei casi più gravi, anche
le regioni premotorie e prefrontali circostanti (aree 6, 8, 9, 10, 46).
Concomitano spesso emiparesi destra ed emianopsia omonima per la vicinanza
delle aree alla corteccia motoria e alla capsula interna.
Afasia
di
conduzione
.
È compromesso il fascicolo arcuato che connette l’area di Broca con
quella di Wernicke, generalmente in seguito a lesioni del giro
sopramarginale del lobo parietale e della superficie postero-superiore del
lobo temporale sinistro. La comprensione è conservata, il linguaggio è
fluente, ma sono presenti parafasie. Alterata risulta la capacità di
ripetere parole o frasi così come la capacità di denominare
oggetti.
Afasia
anomica
.
Difficoltà nel reperire le parole esatte. La lesione è di solito
localizzata sulla superficie posteriore del lobo temporale inferiore
sinistro.
Afasia
globale
.
I pazienti non sono in grado di comprendere né di parlare, leggere,
scrivere, ripetere parole o denominare oggetti. È spesso coinvolta l’intera
regione perisilviana, con compromissione dell’area di Broca e di Wernicke e
del fascicolo arcuato. Spesso sono presenti emiplegia destra, deficit
sensitivo dell’emisoma destro ed emianopsia omonima destra.
Afasie
transcorticali
.
I pazienti conservano la capacità di ripetere il linguaggio parlato e le
lesioni sono localizzate in una zona nota come dello
spartiacque, punto di giunzione dei territori di irrorazione
delle arterie cerebrale media, anteriore e posteriore. Nell’afasia
transcorticale motoria si interrompono le connessioni tra l’area di Broca e
l’area motrice supplementare. Il discorso non è fluente, mentre la capacità
di comprendere è mantenuta, così come la lettura. Possono essere presenti
alterazioni della scrittura. Nell’afasia transcorticale sensoriale si ha
un’interruzione delle connessioni tra l’area di Wernicke e l’area
associativa parieto-temporale posteriore. Il discorso è fluente, mentre è
alterata la comprensione, con difficoltà nel ricordarsi il significato delle
parole e dei gesti. Il paziente non legge e non scrive. Rara è l’afasia
transcorticale mista con perdita di ogni facoltà di linguaggio. È presente
solo ecolalia.
Afasia
subcorticale
.
Lesioni del nucleo caudato e del putamen di sinistra determinano
transitoria afasia fluente, caratterizzata dall’uso di neologismi; le
lesioni talamiche danno transitorie afasie simili a quelle transcorticali.
Nell’infanzia e nell’età giovanile le cause più frequenti di afasia sono
traumatiche, infiammatorie e tumorali; nell’età adulta e avanzata prevalgono
le lesioni vascolari, con occlusione embolica o trombotica dell’arteria
cerebrale media (afasia globale) o dei suoi rami (afasie selettive). Le
afasie transcorticali compaiono elettivamente negli infarti detti degli
ultimi prati, per cadute pressorie o anossie
sistemiche. Gli episodi transitori di afasia rappresentano una delle
manifestazioni dei TIA carotidei. I test di valutazione del linguaggio più
utilizzati e utili per seguire il recupero funzionale del paziente sono il
CADL (Communicative Abilities in Daily Life), il Token Test, il MAE
(Multilingual Aphasia Examination) e il BDAE (Boston Diagnostic Aphasia
Examination).