Amina triciclica caratterizzata da
un’azione antivirale e antiparkinson. Previene l’uncoating del genoma virale
dopo la penetrazione della cellula ospite, aumenta la sintesi presinaptica della
dopamina, ne aumenta il release e ne inibisce il reuptake. Presenta inoltre azione
anticolinergica ed è antagonista dei recettori del glutammato di tipo
N-metil-D-aspartato (NMDA)
.Dimostra un buon assorbimento per os, con massima concentrazione
plasmatica entro 2-4 ore; passa nel liquor dove è presente al 60% delle
concentrazioni plasmatiche.È caratterizzata da un’emivita di 15 ore circa. Il
composto viene eliminato per via urinaria pressoché immodificato, in una quota
superiore al 90%.È indicata nella profilassi e nella terapia precoce
dell’influenza da virus influenzali di tipo A, m. di Parkinson,
parkinsonismi, bradipsichismi dell’età involutiva anche su base arteriosclerotica
con o senza segni di interessamento extrapiramidale.Tra gli effetti
collaterali ricordiamo anoressia, nausea, insonnia, difficoltà di concentrazione,
cefalea, edemi agli arti inferiori, livedo reticularis, irritabilità, insonnia,
vertigini, confusione mentale.Il farmaco può essere associato ad altri
trattamenti antiparkinson con eventuale effetto sinergico.L’amantadina va
somministrata con cautela nei pazienti con anamnesi di epilessia, insufficienza
cardiocircolatoria, funzione renale insufficiente, insufficienza cardiaca, edemi,
ipotensione ortostatica, nei pazienti in trattamento con farmaci psicostimolanti,
psicotici o psiconeurotici, con anamnesi di dermatiti eczematoidi, negli
epatopazienti. La sospensione della terapia nel parkinsoniano deve essere fatta
gradualmente per evitare possibili peggioramenti.

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