Ha la caratteristica di raggruppare in un periodo temporale limitato, mediamente 1-2 mesi, un elevato numero di attacchi di breve durata. Ha una massima predilezione per il sesso maschile con un rapporto di 6:1 nei confronti del sesso femminile; l’età di insorgenza è quella giovanile tra 20 e 40 anni. Nella maggior parte dei casi, esiste una serie di caratteristiche somatiche e psichiche peculiari: cute del viso spessa, con aspetto a buccia d’arancia e rughe profonde, la conformazione delle ossa del viso piuttosto grossolana e gli zigomi alti che costituiscono gli aspetti salienti della cosiddetta facies leonina, che rende a volte riconoscibili a prima vista questi soggetti. Dal punto di vista psichico, si rileva un atteggiamento di aggressività, con tendenza a reazioni a cortocircuito; inoltre, quasi tutti i pazienti sono forti fumatori. Il dolore è estremamente intenso: all’inizio dell’attacco il soggetto è notevolmente irrequieto e, fatto molto caratteristico, preferisce affrontare l’evento restando in piedi, passeggiando o appoggiando il capo contro una parete; il dolore ha una distribuzione rigorosamente unilaterale, inizia spesso in sede retro-oculare e si diffonde fino alle regioni mascellare o temporale. La frequenza dei grappoli è molto variabile: usualmente 1-2 all’anno, nelle medesime stagioni; gli attacchi si presentano 1-2 volte al giorno, sono di breve durata, in media 30 minuti circa, nella maggior parte dei casi a orari fissi per ciascun soggetto, quasi sempre nelle ore notturne e nel post-prandium, raramente nelle ore del mattino. Il dolore raggiunge l’acme molto rapidamente e di solito termina in maniera brusca e si accompagna a fenomeni vegetativi, espressione di ipofunzione del simpatico cervicale dal lato del dolore: miosi, restringimento della rima palpebrale, vasodilatazione congiuntivale e cutanea, lacrimazione, ostruzione della narice dal lato del dolore, per edema della mucosa, e talora, verso il termine dell’attacco, si può verificare copiosa rinorrea. La diagnosi si basa sulle caratteristiche cliniche peculiari di questa forma di cefalea. La terapia d’attacco si basa sull’ergotamina, ma il paziente va edotto dei possibili effetti collaterali di tipo vasocostrittivo; nella terapia preventiva si sono dimostrati utili il carbonato di litio, i calcio antagonisti e i beta-bloccanti. Infine, va segnalata l’esistenza di una forma di patologia rara, con caratteristiche molto simili alla cefalea a grappolo, di cui viene considerata una variante, che è l’emicrania cronica parossistica e che differisce da questa per la netta prevalenza nel sesso femminile, per la brevità ed elevata frequenza degli attacchi e per la buona risposta alla somministrazione di indometacina, elemento diagnostico essenziale.