Acrilamide. Prodotto impiegato industrialmente nei processi di impermeabilizzazione e produzione di cartone. Viene assorbita per via cutanea e dà luogo a una polineuropatia mista assonale, simile a quella da triortocresilfosfato.Ossido di carbonio. L’intossicazione accidentale è relativamente frequente, a causa dell’impiego di stufe a carbone difettose o scaldabagni a gas in ambienti saturi di vapore acqueo (e quindi ridotta pressione parziale di ossigeno). Dà luogo a encefalopatia, con disturbi della coscienza che vanno sino al coma, preceduti da nausea e vomito. L’esito può essere fatale se il tasso di carbossiemoglobina è superiore al 60% del normale. Frequente lo sviluppo di disturbi extrapiramidali ingravescenti, ben rispondenti agli anticolinergici. Per mielinopatia, o m. di Grinker, si intende una sindrome insorgente 1-4 settimane dopo l’intossicazione, caratterizzata da sindrome frontale, deterioramento psichico, turbe sfinteriche, atassia, spasticità o rigidità extrapiramidale. È dovuta a compromissione multifocale della sostanza bianca. Alla TC può evidenziarsi un’ipodensità bilaterale del nucleo pallido. Per confermare la diagnosi è necessario il riscontro di un tasso ematico di carbossiemoglobina superiore al 33%. È utile l’ossigenoterapia iperbarica a 2-3 atmosfere.Solfuro di carbonio. Impiegato per la produzione di cellophane, può dar luogo a polineuropatie assonali miste, neurite ottica e disturbi del sonno.Triortocresilfosfato. Impiegato per la produzione di insetticidi, è assorbito per via cutanea ed è un potente anticolinesterasico, per cui dà luogo a sintomatologia simil-muscarinica (nausea, vomito, coliche addominali). Più tardivamente, insorgono segni di sofferenza neuropatica periferica, dovuti alla protratta stimolazione dei recettori nicotinici; inoltre, possono essere presenti segni cerebellari e disturbi piramidali. Come trattamento si possono impiegare l’atropina per i sintomi muscarinici (2-4 mg/die ev) e la pradilossima-metil-solfato (riattivante le colinesterasi) per quelli nicotinici (infusioni ev lente di 1-2 g, 4-6 volte/die).

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