Letteralmente significa “disperazione appresa” ed è una delle procedure sperimentali più studiate nell’animale per riprodurre uno stato per molti aspetti paragonabile alla depressione, intesa secondo il modello cognitivista. Questa procedura richiede l’esposizione dell’animale a fattori stressanti incontrollabili, inevitabili e ripetuti. Si è visto che la frustrante esposizione ripetuta a stimoli dolorosi (ad es., una scarica elettrica) non evitabili conduce a un comportamento di “rassegnazione”, che si concretizza in un’anomala passività, senza alcun tentativo di sottrarsi al dolore. Fattori stressanti identici, ma che possono essere evitati o controllati dall’animale, non producono invece lo stato di learned helplessness.