Malattia causata dal protozoo intracellulare obbligato Toxoplasma gondii. Ubiquitario, infetta erbivori, onnivori e carnivori, compresi ratti, uccelli e mammiferi. La trasmissione avviene per via orale, tramite l’ingestione di carni contenenti cisti o alimenti contaminati da feci di gatto che contengono oocisti, oppure per via transplacentare, più raramente per via parenterale. I toxoplasmi che si liberano da cisti e oocisti e si moltiplicano nel tratto gastroenterico vengono trasportati in tutto l’organismo dalla circolazione sanguigna e linfatica e possono infettare qualsiasi organo, dove si formano focolai di necrosi e intensa reazione cellulare. Nel soggetto immunocompetente si sviluppa di solito una linfoadenopatia, soprattutto con interessamento dei linfonodi cervicali. Possono concomitare mialgia, artralgie, febbre, rigidità nucale, confusione mentale, rash maculopapuloso ed epatosplenomegalia. Raramente compaiono quadri di polmonite, miocardite, pericardite, epatite, encefalite o meningoencefalite, molto più frequenti nei soggetti immunocompromessi. In età pediatrica può causare corioretinite.L’encefalite da toxoplasmosi è tra le principali cause di mortalità del soggetto affetto da AIDS (vedi
AIDS, disturbi neuropsichiatrici in corso di). I segni clinici sono rappresentati da febbre, cefalea, depressione, convulsioni e alterazioni neurologiche; il liquido cefalorachidiano presenta pleiocitosi, iperproteinorrachia e ipoglicorrachia. Alla TC si osservano quadri assimilabili a encefaliti diffuse o lesioni tipo massa, singole o multiple. La diagnosi può essere fatta per isolamento del protozoo o più comunemente è sierologica (dye test, test di immunofluorescenza indiretta, test di emoagglutinazione indiretta per le IgM; gli anticorpi possono anche essere titolati tramite test immunologici come ELISA o RIA).I pazienti con diagnosi presuntiva devono essere trattati con sulfadiazina, 2-6 mg/die, e con primetamina, 100/200 mg subito, seguiti da 25 mg/die. La terapia va continuata per almeno 4 settimane, mentre in pazienti con AIDS deve durare tutta la vita, per prevenire le recidive. Vedi anche
Encefaliti da protozoi.